Con Jeff Bezos ed Elon Musk nasce un trend che ci attira sempre di più nel cosmo.
È ancora agli albori, ma il turismo spaziale è già… un astro nascente! Ebbene sì, le famose big companies mondiali come la Virgin Galactic di Richard Branson, l’azienda aerospaziale SpaceX di Elon Musk e la Blue Origin di Jeff Bezos hanno ufficialmente dato il via alle prime esplorazioni del cosmo con turisti paganti. Certo, non è ancora possibile raggiungere la Luna o un altro corpo celeste e siamo ben lontani dagli astronauti professionisti della Stazione Spaziale Internazionale che restano in orbita per sei mesi. Ma, effettivamente, è così: oggi un privato può compiere un viaggio al confine della nostra atmosfera, percorrere un’orbita e poi tornare sulla Terra.
Viaggiare nello Spazio è, quindi, possibile, anche se riservato a una ristretta élite. Non esiste un prezzo unico, ma si dice che ogni visitatore abbia pagato milioni di dollari per una “gitarella extraterrestre”. Insomma, non è proprio come una vacanza da fare durante le ferie estive! E dietro al costo economico, ce n’è un altro, ben più importante, da considerare: il costo ambientale. Viaggiare nella galassia è, infatti, un’esperienza unica, ma a fronte di un consumo energetico senza precedenti, soprattutto in fase di decollo e atterraggio del razzo. Così, in un’epoca in cui il nostro ecosistema è profondamente a rischio e in cui diminuire l’inquinamento globale è una priorità fondamentale, è inevitabile chiedersi: vale la pena aumentare ancora le emissioni dannose davanti alla pur straordinaria possibilità di ammirare con i propri occhi l'orizzonte della terra e le stelle che abbiamo sempre visto da lontano?
Certo, il turismo spaziale potrebbe anche aprire nuove frontiere e opportunità per esperimenti scientifici che possano aiutare in futuro i professionisti nell’esplorazione dello spazio. Ma, visto che alcuni imprenditori parlano già di galattici hotel di lusso con chef stellati in cucina, non sembra essere questo lo scopo ultimo. Sarebbe meglio, quindi, ricordare le iconiche parole di Neil Armstrong, pronunciate durante il primo passo sulla superficie lunare il 21 luglio del 1969: “Questo è un piccolo passo per l'uomo, un grande balzo per l'umanità”.
Già, ma verso cosa?